La violazione dei diritti di immagine da parte di un content creator rappresenta un tema regolato dal Codice Civile e dalla normativa in materia di privacy e diritti della personalità. Il diritto all’immagine è considerato un diritto della personalità, tutelato dall’art. 10 del Codice Civile e dalle disposizioni sulla privacy contenute nel Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR).
1. Violazione del diritto all’immagine: Art. 10 Codice Civile
L’art. 10 del Codice Civile stabilisce che:
“Qualora l’immagine di una persona o dei genitori, del coniuge o dei figli sia esposta o pubblicata al di fuori dei casi consentiti dalla legge, o con pregiudizio al decoro o alla reputazione della persona stessa, l’autorità giudiziaria può ordinare che cessi l’abuso, salvo il risarcimento del danno”.
Un content creator che utilizzi immagini altrui senza consenso, per finalità commerciali o in modo lesivo, può essere ritenuto responsabile e obbligato a cessare l’uso illecito e a risarcire eventuali danni morali, materiali o d’immagine.
2. Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR)
L’utilizzo dell’immagine di una persona (che è un dato personale) richiede un consenso esplicito ai sensi del GDPR. Un’eccezione può essere applicata in contesti di rilevante interesse pubblico o di cronaca, ma non per finalità di lucro senza consenso.
3. Procedura legale in caso di violazione
- Richiesta di rimozione: La parte lesa può inviare una diffida al content creator per chiedere la rimozione immediata del contenuto.
- Azione legale: Se il content creator non adempie, si può agire in giudizio, sia in sede civile per ottenere un risarcimento che, in alcuni casi, in sede penale (ad esempio per diffamazione o violazione della privacy).
- Prove: È importante raccogliere prove dell’uso illecito, come screenshot o copie dei contenuti incriminati.
4. Possibili sanzioni
Il responsabile può incorrere in:
- Risarcimento danni: Valutato in base al danno economico e morale subito.
- Sanzioni amministrative: In caso di violazione del GDPR, possono essere irrogate multe fino a milioni di euro.
In caso di violazione del GDPR.
1. Violazioni comuni da parte di content creator
- Uso improprio di immagini o video di persone senza consenso: Secondo l’art. 6 del GDPR, ogni trattamento dei dati personali (inclusi immagini e video che identificano una persona) deve basarsi su una base legale valida, come il consenso esplicito. L’art. 10 del Codice Civile italiano conferma che l’uso improprio di immagini può comportare richieste di risarcimento danni.
- Raccolta e uso di dati senza informativa: Se un content creator raccoglie dati personali (come email per newsletter o informazioni tramite commenti o moduli), deve fornire una chiara informativa sulla privacy conforme all’art. 13 e 14 del GDPR.
- Condivisione non autorizzata di dati: La condivisione dei dati personali (inclusi indirizzi email, numeri di telefono o immagini sensibili) senza il consenso dell’interessato costituisce una violazione.
- Cookies senza consenso: Se il content creator gestisce un sito web, l’uso di cookies non essenziali senza il consenso esplicito dell’utente viola l’art. 7 del GDPR e le normative europee sui cookies.
2. Conseguenze legali
- Sanzioni amministrative: Il GDPR prevede multe fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuo globale per violazioni gravi.
- Risarcimento danni: L’interessato può agire per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali causati dalla violazione.
- Interventi dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali: Il Garante può ordinare la cessazione del trattamento illecito, imporre obblighi di conformità e, in casi estremi, vietare il trattamento.
3. Rimedi per le vittime
- Segnalazione al Garante per la protezione dei dati personali: Chi subisce una violazione può presentare un reclamo direttamente al Garante italiano.
- Richiesta giudiziale di risarcimento: L’interessato può agire in sede civile per ottenere la tutela dei propri diritti, ai sensi del Codice Civile e del GDPR.
4. Consigli per i content creator
- Pubblicare solo contenuti per i quali si dispone di autorizzazioni esplicite.
- Utilizzare politiche di privacy conformi, specificando modalità e finalità di trattamento dei dati.
- Implementare banner per il consenso ai cookies.
- Effettuare una formazione di base sul GDPR per evitare rischi legali.
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